La lettura!
Che bellezza! Mentre leggi molte altre cose ti germogliano nella testa, scritte da altri e pensate da te, perfino antichi rotoli e taccuini di appunti, tutte legate da un unico filo di pensieri.
Piove da voi? Sento un coro di voci che diventa un grido
" Ma sì!! Che dici, pioverà? Piove in tutta Italia! Che domanda stupida!"
Quando piove viene voglia di leggere, in effetti. La mia figlia maggiore, quando andava alla scuola elementare, disse che da grande voleva vivere in Svezia. Svezia?, le dicemmo noi: e perché?
Perché le giornate durano poco e si può stare molto tempo in poltrona a leggere.
Questa ragazza presa nella lettura mi ricorda lei, la mia figliola. Ultimamente ha compiuto 29 anni, qualche mese fa. Ha detto con la voce incrinata che ormai andava per i trenta. No, è diverso 30 da 29. Ho detto io. Ma è così che si vive l'ultimo anno di ogni decade, forse anche il nono anno di vita è compreso, si vive come se dovesse durare poco, come una brevissima parentesi prima del decennio successivo. Come per me ora che inizierà il 59esimo... un inciampo e poi si cade nel decennio successivo. Eppure non è così, io nel mio ventinovesimo anno per esempio ho avuto lei, la mia figlia maggiore, ed è stata una cosa meravigliosa. Non un anno di passaggio, dove sembra che non succeda niente, ma un Anno cruciale e bellissimo. Già, ma vaglielo a spiegare.