Abbiamo in questi giorni un amico ricoverato all'ospedale di Siena e pare che la pioggia sia entrata dappertutto, sono rimasti senza luce, e sono caduti degli alberi anche lì. Mi tornano in mente certe notti che tornavo dal lavoro nel 2004 e avevo l'auto al parcheggio Pietri, in città. Le scale mobili non funzionavano, ero l'unica persona in giro e scendevo le scale in un corso d'acqua, come camminare in un ruscello. Arrivavo all'auto fradicia. Un'altra notte, solo qualche anno fa, uscendo dal lavoro vidi i lampi in cielo. Andando in direzione di casa lampaggiava sempre di più, continuamente, proprio in direzione di casa mia. Era là che volevo andare e là dietro sembrava l'inferno, il cielo era percorso da lampi che lo illuminavano a giorno di questa luce fredda e livida. Un lampo dopo l'altro senza interruzione e pensavo quando accadeva in tempi lontani e ci si raccomandava a qualche Dio. Faccio brevi viaggi solitari ogni notte e certe volte sono davvero emozionanti.
Abbiamo in questi giorni un amico ricoverato all'ospedale di Siena e pare che la pioggia sia entrata dappertutto, sono rimasti senza luce, e sono caduti degli alberi anche lì. Mi tornano in mente certe notti che tornavo dal lavoro nel 2004 e avevo l'auto al parcheggio Pietri, in città. Le scale mobili non funzionavano, ero l'unica persona in giro e scendevo le scale in un corso d'acqua, come camminare in un ruscello. Arrivavo all'auto fradicia. Un'altra notte, solo qualche anno fa, uscendo dal lavoro vidi i lampi in cielo. Andando in direzione di casa lampaggiava sempre di più, continuamente, proprio in direzione di casa mia. Era là che volevo andare e là dietro sembrava l'inferno, il cielo era percorso da lampi che lo illuminavano a giorno di questa luce fredda e livida. Un lampo dopo l'altro senza interruzione e pensavo quando accadeva in tempi lontani e ci si raccomandava a qualche Dio. Faccio brevi viaggi solitari ogni notte e certe volte sono davvero emozionanti.