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Channel: Iris e Libellule
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Eccomi qua. Ci sono. E dove volete che vada? Solo che mi si è ristretta la vita, come una magliettina di cotone del mercato. Scrivere richiede tanto tempo, bisogna anche pensare, prima di farlo e così la Lori, la mia identità attuale, quella che scucinicchia e lava parecchi piatti in pizzeria,  trova difficile tenere aperto un blog. Fatto non secondario i pensieri di ora sono per lo più amari, come i grossi cespi di radicchio cresciuti nell'orto: fanno tanto bene al fegato, ma sono amari.
Dice mio marito che sono fortunata, perché ho trovato un lavoro che mi lascia libera fino alle cinque del pomeriggio.
Vero! Ma lavoro fino a mezzanotte e corro parecchio. Da gennaio ho perso 8 kg! Vorrà dire qualcosa ! Per tornare a casa  mi ci vuole un'altra mezz'ora. Ieri sera ho lasciato la macchina al parcheggio nel caso nevicasse: da lì si esce molto meglio che da casa nostra con la neve. Ho fatto un pezzo di strada a piedi che era già l'una meno venti. L'ultimo pezzo è al buio completo e da qualche tempo mi inquieta. Non riesco a far a meno di immaginare qualcuno che nel buio mi salta addosso e mi fa del male ...Poi arrivo al cancello di casa e passa tutto.  Prima non avevo questi brutti pensieri, la notte era sempre amichevole.
Se tanti anni fa mi avessero che sarebbe andata così non ci avrei creduto. Di ritrovare un lavoro a 57 anni, per esempio. Di riscuotere un magro stipendio di cui uso, per me, quasi nulla, come sempre. Tutto finisce nelle esigenze della famiglia. Siamo in 5 e abbiamo due case aperte. La mia suocera nella sua, con la sua pensione e la sua demenza, ancora in fase iniziale e già scassa così tanto... le mie figlie con lei, per propria comodità, all'inizio. Ora non tanto. La più grande mi telefona per sfogarsi ed evitare di uccidere la nonna. Le telefonate sono molto comiche, l'altro giorno ha detto che di salute la nonna sta benissimo, a parte una tosse che nega di avere, sapete quando uno tossisce tutto il giorno e te lo senti sempre nelle orecchie?
La nonna ha un'energia devastante, è attaccata ad una pila atomica, ha detto. Difficile non ridere, ma mi devo trattenere, perché la mia figliola si arrabbia. Si sta fra il riso e la disperazione, la nonna è ancora attiva, fa molte cose, ma senza gran risultato, pulisce con stracci sudici , spazza ma non raccatta la spazzatura, mette i panni puliti a lavare e stira quelli sporchi..
Si sono procurate qualche aggeggio elettrico per cucinare, tipo minipimer e qualcos'altro. La nonna li ha buttati via. Spariti. Non le erano familiari, non sapeva a che servono, perché da qui a lì dimentica facilmente tutto ciò che non riguarda le due parole chiave: SALUTE e DOTTORE.
.Probabilmente gli aggeggi elettrici le fanno anche un pò rabbia: in casa sua non sono mai stati usati, montava le chiare a mano con la forchetta, neanche la frusta aveva!  Mentre il "dottore" e le "visite" sono molto presenti nella sua testa, ogni volta che ci vado mi chiede se deve "passare qualche visita". L'ultima volta ho detto che ora la dovevo passare io qualche visita, che se poi mi fermo siamo nei guai.  Se le ragazze le  fanno notare che ha buttato via una cosa nuova o l'ha fatta sparire, ( a volte le cose scomparse tornano magicamente, chissà dove le aveva infilate) si arrabbia parecchio e  minaccia di cacciarle di casa sua, che lei può stare benissimo da sola... E' venuta un'assistente sociale. Non ce la voleva , ma poi ci ha chiacchierato. Ha dato per scontato che le nipoti le facessero da badanti, che lei un'estranea in casa non ce la vuole. Per aiutarla a lavarsi, che ora lo fa di rado e malvolentieri. Se queste citte sono stressate faranno un pò per uno, ha detto.(Citte è ragazze)  D'altra parte da più giovane quando mi dava una mano con le bambine me lo diceva chiaro: faccio queste cose per te perché tu le faccia per me quando sarò vecchia. La mia figliola grande era incavolatissima per l'egoismo, tutto incentrato su di se. Anche questo è parte della "malattia":

 La mia suocera conosce la parola assegno, ma non ha idea dell'uso dell'assegno. Non ora, non l'ha mai avuta. Come di moltissime altre cose. Resta ancorata ad una visione del mondo praticamente altomedievale di campagna. In cui c'è sempre qualcuno, che ci capisce, che fa le cose per te, il vicino di casa , il capocondominio. Il marito, quando c'era. In queste persone ha totale fiducia, mentre di noi di famiglia mette in dubbio che ci capiamo qualcosa. A causa di questa mentalità servile sono sorti alcuni problemini . Di lei dovremmo occuparci io o mio marito, ma andiamo a lavorare. Le ragazze invece non trovano un lavoretto neanche a morire. Lei vuole stare lì, in casa sua. La nostra casa le fa tristezza perché nel soffitto vede i travi e le piane, che le ricordano la povertà della sua vita di bambina , quando pativa la fame. La fame non la patisce più da sessant'anni almeno, ma è rimasta in cima ai suoi pensieri. La seconda guerra mondiale, in questa visione, è finita ieri l'altro. Dicono di non toglierla da casa sua perché si disorienta. C'è tutta una teoria su come tenere gli anziani come principi. Per tenere un anziano come un principe però gli altri devono fare una vitaccia. Ho un paio di amiche che danno consigli. Ne ho molte altre che non lo fanno, grazie a Dio. Queste che danno consigli mai nella loro vita hanno avuto a che fare con un'anziano full time o pulire la cacca, per dirne una. Invitano alla pazienza, si scandalizzano della brutalità delle mie parole,  e spiegano perché e per come gli anziani con la demenza fanno così. Le strozzeresti.
C'è il caso in cui ci sono  tanti soldi e si può delegare l'opera ad una persona pagata. Un mio amico mi ha detto tempo fa che non sapeva come era stata gestita la demenza di sua madre prima che morisse , lui aveva pagato un filippino, perché non poteva occuparsene. Faceva una supervisione ... Vi assicuro che  fra la supervisione ed esserci, stare sul campo, ci corre una gran differenza. Il mio amico d'altra parte aveva altre malattie in casa di cui occuparsi.
Qualche giorno fa ho portato la mia suocera da una neurologa per farle fare un certificato per richiedere l'invalidità. Non l'ho fatta entrare con me, le ho chiesto di aspettare fuori un momento per spiegare alla dottoressa di cosa avevo bisogno. Non potevo entrare e dichiarare davanti a lei di chiedere una visita per l'invalidità a causa di un "deterioramento patologico delle facoltà cognitive". Ne sarebbe nata una discussione infinita, per spiegare di che si trattava e lei avrebbe negato come sempre di aver bisogno di assistenza. E' difficile muoversi in queste situazioni, avrebbe dovuto andarci il suo figliolo, ma  non poteva chiedere il permesso.
La neurologa mi ha trattato come se volessi imbrogliare la mia suocera o costringerla a fare qualcosa contro la sua volontà. E' stata molto maleducata e veramente ha fatto di tutto per mettermi in imbarazzo. Alla fine però ha fatto un sorriso tirato e ha detto che ora, dopo essersi comportata male per un quarto d'ora, aveva capito : aveva capito che non ero in malafede, che non agivo alle spalle di nessuno, che tentavo di trovare una strada per gestire la cosa nel migliore e più indolore dei modi.

Su questa cosa del diventare anziani avevo, anni fa,  delle vaghe opinioni e molte paure. Ora, dopo l'esperienza della morte del mio suocero vissuta full immersion e questi prodromi della malattia della mia suocera, mi sto facendo delle idee tutte nuove.
Pare che nella nostra società attuale la parola buonsenso abbia perso tutto il suo significato. E' certamente buonsenso prendersi cura di persone in età avanzata che non possono farlo da sole, è buonsenso assicurare a tutti gli anziani di che vivere dignitosamente. Non è sensato però far passare avanti le loro esigenze a quelle di persone giovani che hanno una vita davanti a se. Non è sensato che una vecchia donna, ora parlo in generale, viva come una regina spendendo per tenere se stessa nel migliore dei modi cifre che ci vanno avanti due famiglie. Non è sensato ma è così.
E' una società estremamente ingiusta perfino in questi rapporti intergenerazionali, figuriamoci per il resto .
Però oggi è una bellissima giornata, della neve annunciata non c'è neanche l'odore, per fortuna, lo dico per me che viaggio di notte e non ne posso più di spendere per riparare la macchina. A volte penso di essere andata a lavorare, tutti gli anni che ci sono andata, per mantenermi la macchina per andare a lavorare per mantenermi la macchina... continuate pure un altro pò. Oggi viene a pranzo la mia figlia grande, senza la nonna, per una volta. Credo che la nonna si cucinerà della pappa col pane vecchio. Dice: io cucino ! Ma le cucinano le ragazze, lei mangerebbe solo pappa di pane. Le piace, oltretutto. Le ragazze le fanno mangiare cucina fusion stile Antonella Clerici, lei mangia, ma apprezza poco, la sua  pappa è più buona e le ricorda la sua mamma. La nonna è anche simpatica e meglio di moltissime vecchiette che conosciamo. Non voglio pensare come sarebbe andata se fosse stata antipatica....

Ora si aprirebbe il discorso sulla mia /nostra vecchiaia. La Fiamma, mia figlia, dice che bisogna procurarsi una capsula di veleno come quelle di James Bond per usarla quando ci si accorge di non capire più niente. Ma poi bisogna avere la testa buona per ricordarsi di usarla. Spero che fra una nube grigia e l'altra vi siate fatti due risate. Vado a preparare qualcosina da mangiare. So che La Grazia passerà di qui : Buon compleanno e un grosso abbraccio!

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